venerdì 3 febbraio 2012

La speranza di pure rivederti...



Nei primi giorni di ogni nuovo anno, mi ritrovo sempre alle prese con la lista dei buoni propositi. Propositi che poi in genere non rispetto mai, ma che mi ostino a scrivere su post it gialli che si ritrovano a vagare per la mia agenda per tutto l’anno... Quasi a ricordarmi, di tanto in tanto, che, di tutte le belle cose che avevo in mente, non ne ho realizzata nemmeno una, ma mille nuove possibilità mi si sono aperte ed io ho deciso di cogliere...
Adoro sorprendermi, adoro le sorprese.

Sono fatta così...

L’anno appena passato è stato per me un anno di rinascite, case nuove, nuovi legami, infiniti nuovi sogni e desideri; tapparelle da riparare, concorsi letterari in cui sperare, mobili da posizionare...
Quest’anno invece le cose sono andate diversamente, il 2012 è arrivato senza far rumore, ma poi mi ha travolta... I giorni si sono tramutati in settimane, un mese è passato senza che nemmeno me ne accorgessi, la neve ha niziato ad imbiancare i tetti della mia Milano ed io me ne sono rimasta immobile, sempre in attesa di quel colpo di scena che però sembra ancora non volerne sapere di arrivare...

Mi basterebbe una parola, un gesto, ma niente...



E così è stata crisi, ho pianto, avrei voluto urlare al vuoto e contro tutti; contro tutti quelli che hanno parlato a sproposito, contro tutti quelli che non sanno parlare quando dovrebbero e contro tutti quelli che non sanno stare zitti e non capiscono, o meglio, non mi capiscono.
Ho letto che ai primi dodici giorni dell'anno corrispondono i mesi dello stesso anno: ciò che accade in uno di questi giorni segnerà poi gli eventi del mese relativo... sarà vero?

Dio di volontà,
Dio onnipotente, cerca
(sforzati), a furia d’insistere
− almeno − d’esistere.



Sono passati relativamente pochi giorni dall’inizio del 2012, ma tutto è cambiato o si appresta a farlo. Giorni intensi e densi di cambiamenti e nuove consapevolezze.
Ho capito che ci vuole un attimo per vedere la tua vita andare in pezzi e che quando meno te lo aspetti ti ritrovi a dover ricominciare tutto daccapo. Proprio quando per la prima volta tutto sembrava andare nella direzione giusta, quando stavi per metterti tranquilla.
Le persone commettono errori, o forse no... Ma non possiamo sempre pretendere di giudicare tutto sulla base di quello che crediamo di sapere; è così profondamente ingiusto.
Entrare nel cuore di qualcuno, scendere nel profondo del suo animo è così dannatamente difficile, ma sarebbe così opportuno...

Ormai so che il vuoto che mi porto dentro da sempre, non potrà mai essere colmato, ma so anche che con i dovuti accorgimenti può fare meno male: in fondo al mio cuore ho finalmente accettato il fatto di non poter essere tutto (anche se immancabilmente ci provo) e ho capito chi mi sta accanto ha qualcosa che io non ho, è qualcosa che io non sono... E questo è davvero prezioso.




Non bisogna aver paura di lasciare perchè ciò che conta, non ci lascia mai.


La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;
e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:
(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio).

Scusate l’assenza (imperdonabile), i sentimentalismi e la negatività... Sono stati giorni complicati...
Niente buoni propositi per quest’anno... Non mi sembra i caso... Fingers crossed!